Sosteniamo insieme le proteste contro il vertice della Nato all’Aia, giugno 2025. Unitevi a noi!
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Il prossimo vertice della Nato (Organizzazione del trattato dell’Atlantico del Nord) si svolgerà nel contesto della più grande crisi dalla sua fondazione, nel 1949. I leaders che si riuniranno all’Aia il 24 e 25 giugno 2025 si troveranno di fronte al fatto che l’attore principale dell’Alleanza atlantica, gli Stati Uniti d’America, sta rovesciando l’ordine mondiale stabilito e ridefinendo le identità di ‘nemici’ e ‘alleati’, per perseguire la propria agenda strategica globale.
L’agenda della politica estera di Trump – l’isolamento e la sconfitta della Cina – non è nulla di nuovo, ma la sua determinazione per porre fine alla guerra per procura della Nato in Ucraina e per separare la Russia dall’alleanza con la Cina, ha gettato nel caos la maggior parte dei leader europei. Gli ultimi anni hanno visto enormi spese occidentali incanalate nello sforzo bellico in Ucraina, con l’obiettivo di infliggere una sconfitta militare alla Russia e far entrare l’Ucraina nella Nato. Sono morti per questo centinaia di migliaia di ucraini e russi: un massacro finanziato da risorse strappate al welfare, a danno dei cittadini dei paesi della Nato, milioni dei quali sono colpiti da una povertà che la sempre maggiore austerità accentua.
Il rischio di guerra nucleare si è accentuato. E il principale beneficiario di tutto questo è il business delle armi, dei i mercanti di morte.
La crisi nel cuore europeo della Nato non ha impedito all’organizzazione di continuare a espandere il suo ruolo globale, le operazioni militari, la presenza crescente in tutti i continenti, la mortale impronta di carbonio, e la lista crescente di partner e alleanze – destinati a sostenere la complicità della nato nell’agenda anti-cinese degli Stati uniti, finalizzata a mantenere il dominio globale
Il conflitto all’interno della Nato accelera la militarizzazione europea, ampliatasi drammaticamente con la guerra in Ucraina. Temendo il ritiro degli Stati Uniti dall’Europa, alcuni leader del continente prevedono un massiccio aumento dei bilanci militari, non solo per soddisfare le richieste di Trump ma anche per costruire un’alternativa militare europea alla dipendenza dagli Stati Uniti. E’ in corso una massiccia corsa agli armamenti, che conduce a una escalation della crisi e della probabilità di una guerra, oltre a impoverire le persone. La militarizzazione dell’Europa non è nuova, ma il suo livello attuale e quello delle spese militari è, a parte le due guerre mondiali, unico nella storia. È la preparazione di una guerra contro la Russia e altri ‘rivali strategici’.
1. La Rete No alla guerra – No alla NATO (No to War – No to Nato Network) rifiuta l’agenda per il dominio militare occidentale che sta portando il mondo alla catastrofe. La spirale della guerra e delle spese militari deve finire. Chiediamo il disarmo e il divieto di armi nucleari.
2. È tempo di un nuovo ordine globale basato sul diritto internazionale, sulla pace, la giustizia e l’uguaglianza, e fondato sulla sicurezza comune, non sul diritto della forza.
3. Abbiamo bisogno di cooperazione internazionale e determinazione per affrontare con urgenza i problemi reali di sicurezza che questo mondo si trova di fronte – la catastrofe climatica, la povertà, le crisi sanitarie, la necessità urgente di approvvigionamenti sostenibili nel campo degli alimenti, dell’acqua, dell’energia.
Nel contesto del vertice della Nato, vogliamo sottolineare la necessità di un’architettura di sicurezza inclusiva che metta in primo piano l’importanza della diplomazia, del disarmo, della giustizia sociale e della sostenibilità ambientale per raggiungere la pace e la sicurezza.
Diamo tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà al movimento pacifista nei Paesi Bassi, che sta organizzando un contro-vertice, previsto per sabato 21 giugno, e una manifestazione domenica 22 giugno. La Rete No to War – No to Nato sarà una parte attiva degli eventi internazionali contro il vertice Nato. Ci mobiliteremo per sostenere questi eventi e sollecitiamo tutte le persone amanti della pace a unirsi a noi, per raccogliere la sfida della costruzione di un mondo migliore, senza la macchina da guerra della Nato e le sue strutture di oppressione.